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Autore
Alessandra Chiarini - Psicologa e Psicosofa insieme ai Colleghi di SinergEtica

La stella, i viandanti e la mela d’ oro della discordia.

C'erano una volta cinquantatre viandanti solitari e dispersi. Dopo lunghi viaggi in terre ostili e dopo un'era in cui Giubba verde aveva dominato gli animi di molti uomini e di molte donne, questi viandanti iniziarono a riconoscersi. Inizialmente lo sguardo di ognuno di loro si accendeva di una luce brillante color glicine ogni volta che i loro cammini si incrociavano. Giubba Verde imperava scendendo a patti con gli uomini di potere. Questi ultimi avevano barattato la loro anima con lui per ottenere sicurezza, danaro e altro potere grazie all'incantesimo delle tenebre. Esse oscuravano i loro cuori che si erano resi di pietra e i loro sguardi vacui. A loro volta quegli uomini incatenavano con catene invisibili i cuori dei loro sudditi che avevano scelto, in base alla paura, di rinunciare al libero arbitrio e alla chiara visione della Verità. Il loro occhio interno a forma di pigna si era spento e il loro cuore aveva un sigillo. Giubba Verde era maestro dell'inganno e dei travestimenti e la sua virtù era quella di mettere alla prova la coerenza degli esseri umani per temprarli affinché riconoscessero la loro Origine e la Fonte da cui provenivano. Aveva trovato inoltre un alleato formidabile Tasàn, distruttore di mondi, esaltatore della bruttezza, padrone delle macchine e della fredda Tèchne. Il pianeta stava inaridendo, il verde e i colori si stavano spegnendo. Quei cinquantatre viandanti come altri viandanti erano alla ricerca del pomo dorato della Verità e della Conoscenza. Erano guidati da una Stella, la più luminosa di tutte, quella che li consolava nei momenti di scoramento. Quella stella era connessa ai cuori di ciascuno di loro. Con voce saggia e amorevole parlava loro: “ Non siete mai soli! Io sono con voi e voi con me! La pace risiede nel Regno del vostro Cuore e a ogni passo io vi guido. Vi state ritrovando per espandere la vostra luce e riaccendere la scintilla nei cuori di altri uomini e donne!” Un giorno il Sole portò una nuova Luce. I viandanti si misero quindi in viaggio e arrivarono in un villaggio lontano dove trovarono il Mago, un mago potente che diede a ciascuno di loro un oggetto diverso, dicendo “Con questo oggetto potrete riconoscervi, potrete sapere chi siete. Se vi metterete tutti insieme collegandovi con la vostra stella, potrete riaccendere, al  momento giusto, quando sarete veramente connessi con voi stessi, la Pigna che si è spenta negli altri esseri umani". Tra questi oggetti c'era un Libro dove ognuno poteva ritrovare parti di sé e relazioni con gli altri. L'imperatore guardando avanti si accorse che poteva con il suo scettro rimuovere il sigillo del cuore e cominciò a farlo ad uno ad uno per ognuno delle persone che incontrò sul suo cammino. E disse ad ognuno "L'Unione sarà la vostra Forza!” Il Mondo guardava dall'alto il tutto con una parte dello sguardo al passato e una parte dello sguardo al presente per comprendere quale sarebbe stato il futuro. E piano piano l'Amore cominciava a circolare tra tutti i viandanti, li colpiva con la sua freccia e li accendeva di una luce più calda. Era un Luogo di Pace e di Cura, di quel filo color glicine che collegava tutti. Avrebbe voluto continuare ad essere un luogo sicuro per sé e per l'altro, per ciascun viandante. Questi uomini e donne quando incontravano altre persone, incontravano il mondo duale fuori e dentro di loro e sapevano perfettamente che il loro compito era quello di stare collegati al cuore ed espandere la l’Occhio interiore , andare oltre questa dualità.  Quando questo accadeva tra di loro c'era un giubilo di Angeli che cantavano e suonavano. Durante il loro viaggio incontrarono una Donna piena di grazia e dolcezza. La Donna stava sulle rive di un fiume e rimboccava le Acque della Vita con lo Spirito dell'Amore e dell'Unione. I viandanti rimasero colpiti nel vedere questo suo sforzo, e talvolta emergeva in loro questo senso di divisione tra loro che si collegavano con il loro occhio interiore e coloro che non riuscivano più a farlo. La Donna li invitò a guardare l'umanità con spirito di amore e di unione come lei stessa stava facendo con le acque della vita. Quello che accadde nei loro cuori fu di sentirsi veramente fortunati e cominciarono a pensare che la Ruota degli eventi della vita stava girando in loro favore. Sentirono che i dominatori della terra, guidati da Giubba Verde, che avrebbero voluto spegnere i cuori e scollegarli dall’anima, non avevano più quella forza e quella potenza. Ora i viandanti uniti insieme grazie alle parole di questa donna che trovarono sul fiume, cominciarono veramente a dirsi che potevano, attraverso la connessione del Cuore, formare una grande Energia e quindi da lì cominciare veramente a illuminare tutti i cuori degli umani.  E compresero poco a poco una Verità più grande per giungere alla Visione dall’alto dell'Aquila che conferì loro una grande Saggezza. Diede loro la possibilità di comprendere che il Potere è dentro ognuno di noi e che il Potere significa anche Responsabilità. Quindi decisero di essere responsabili, Liberi e Responsabili. Compresero anche che la Morte non era altro che la possibilità di trasformarsi e di cambiare e di rinascere a nuova vita. Questa trasformazione poteva passare anche attraverso una dimensione di follia in cui potersi sentire diversi dagli altri senza preoccuparsi di essere giudicati folli rispetto alla norma che Giubba verde voleva fare imperare. La dimensione individuale di mettersi in gioco e di partire col piccolo bagaglio della propria esperienza per portarlo nel mondo li rendeva liberi. Continuando il percorso dentro e fuori, i viandanti decisero di spogliarsi dell' oro degli abiti ricchi che ottundono. Come un vero Papa, decisero di indossare gli abiti della loro Anima, belli, semplici, eleganti. E scelsero di andare così nel mondo.  Nelle notti oscure anche la Luna veniva in loro soccorso. Brillava alta nel cielo di notte, illuminando la terra e il cammino dei viandanti. Per la prima volta gli uomini, grazie a tutto quello che avevano sperimentato fino a qui nel viaggio, si accorsero degli animali e compresero la loro importanza, colsero il loro essere ponte con il mondo originario, con la natura ricca di istinti e pulsioni. Troppe volte si erano sentiti spaventati e impauriti dai loro fratelli anima-li. Scoprirono anche la potenza dello Scorpione, comprendendo che il suo veleno potesse essere prezioso, così come l'ombra, la tenebra permette di comprendere la Luce. Riuscirono grazie alla luce della luna ad affrontare quei timori e a continuare con fiducia il loro viaggio. E questa comprensione permise loro di trovare una dimensione di Giustizia nuova in cui c'è spazio per tutti. Anche Giubba verde poté essere accolto trovando il suo posto insieme a tutti gli elementi del mondo e dell'universo, in una dimensione in cui anche lui fosse parte di un tutto, parte di un Equilibrio più grande.

Così la vicenda che aveva mosso i viandanti fu celebrata come percorso importante che si era potuto compiere tutti insieme. Da tanto tempo erano in viaggio e talvolta sentivano stanchezza, tristezza, demotivazione finché nel loro percorso incontrarono un’altra Donna che fece loro comprendere il valore del continuare a procedere in questo percorso mantenendo le qualità dell'Acqua, perenne, con la sua fluidità e capacità di trasformarsi. Essa infatti cambia stato mantenendo sempre fluidità e purezza. E i viandanti vissero così piu consapevoli, con fluidità, responsabilità, fratellanza e libertà.

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